Networking – La rete come arte

di Tatiana Bazzichelli

Prefazione: Derrick de Kerckhove, Postfazione: Simonetta Fadda

Costa & Nolan, Milano, 2006; pag. 336

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Fare network significa creare reti di relazione, per la condivisione di esperienze e idee in vista di una comunicazione e di una sperimentazione artistica in cui emittente e destinatario, artista e pubblico, agiscono sullo stesso piano. In Italia, grazie all’uso alternativo della rete Internet, nel corso di venti anni di sperimentazione si è formato un vasto network nazionale di persone che condividono obiettivi politici, culturali e artistici.

Attivi in ambienti underground, questi progetti utilizzano media diversi (computer, video, televisione, radio, riviste) e si occupano di sperimentazione tecnologica, ovvero di hacktivism, secondo la terminologia in uso in Italia dove la componente politica è centrale. Il network italiano propone infatti una forma di informazione critica, diffusa attraverso progetti indipendenti e collettivi in cui l’idea della libertà di espressione è centrale. Allo stesso tempo, costruisce una riflessione sul nuovo ruolo dell’artista e autore che si fa networker, operatore di reti collettive, ricollegandosi alle pratiche artistiche delle Neoavanguardie degli anni Sessanta (prima fra tutte Fluxus), ma anche alla Mail Art, al Neoismo e a Luther Blissett.

Il libro rappresenta il primo tentativo di ricostruzione della storia del networking artistico in Italia, attraverso un’analisi delle realtà che negli ultimi venti anni hanno proposto un uso creativo, condiviso e consapevole delle tecnologie, dal video al computer, contribuendo alla formazione di una comunità hacker italiana. Un percorso che va dalle BBS, reti telematiche alternative diffuse in Italia dalla metà degli anni Ottanta ancor prima di Internet, fino agli Hackmeeting, alle Telestreet e alle pratiche di networking e net art di diversi artisti e attivisti, fra cui 0100101110101101.ORG, [epidemiC], Jaromil, Giacomo Verde, Giovanotti Mondani Meccanici, Correnti Magnetiche, Candida TV, Tommaso Tozzi, Federico Bucalossi, Massimo Contrasto, Mariano Equizzi, Pigreca, Molleindustria, Guerriglia Marketing, Sexyshock, Phag Off.

Il libro è liberamente scaricabile da QUI.

Indice

Prefazione di Derrick de Kerckhove

Introduzione

1. Culture del networking

1.1 Fare network è un’arte

1.2 Dal ready-made a Fluxus

1.3 Diagrammi di Fluxus

1.4 Il network della mail art

1.5 Multi-identità, Neoismo e Luther Blissett

2. Verso l’immaginario cyber

2.1 Il punk e l’autogestione

2.2 I Centri Sociali Occupati

2.3 Cyberpunk in Italia

2.4 Le reti telematiche amatoriali

2.5 Dal cyberpunk all’industrial

3. L’arte del networking: i pionieri

3.1 Per una nuova cartografia del reale

3.2 Fare rete: primi festival e mailing-list

3.3 Dal video alla computer art

3.4 L’interfaccia uomo-macchina

3.5 Hacker art

4. Etica hacker e network condivisi

4.1 Hacking sociale

4.2 Riviste indipendenti e siti antagonisti

4.3 Hackmeeting e Hacklab

4.4 Il Netstrike

5. Arte in rete e per la rete

5.1 Net.art e Hacktivism

5.2 Gli artigiani del codice

5.3 Oltre i limiti della rete

5.4 Network vs. network

6. Divenire media

6.1 Un movimento di immagini

6.2 Circuiti video e Telestreet

6.3 Il precariato creativo

7. Extra Gender

7.1 Cyberfemminismo in rete

7.2 Azione pink e network queer

7.3 Dal punk al Netporn

Postfazione di Simonetta Fadda

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